sabato 30 agosto 2014
Un articolo del giornalista Maurizio Martucci su varie esperienze di elettrosensibili
qui il link
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/29/elettrosmog-storie-di-elettrosensibili-soli-e-isolati/1102363/
domenica 24 agosto 2014
martedì 19 agosto 2014
Sono Paola, 40 anni ...
MIA RELAZIONE SUL PROBLEMA DELL'ELETTROSEN
Con il presente post voglio esporre una questione che ritengo sempre più rilevante, soprattutto alla luce di una mia recente esperienza.
Faccio prima una breve cronistoria di come mi sia scoperta elettrosensibil
Successivamente
Da marzo/aprile del 2013 circa ho iniziato a sentirmi "strana", qualcosa era cambiato, i mal di testa erano sempre più frequenti e dormivo male la notte.
Ma è stato solo da fine ottobre/inizio novembre che le cose per me sono cambiate drasticamente. I mal di testa si sono fatti incessanti e la notte non dormivo a causa di uno strano "frullio al petto" che sentivo non appena andavo in camera da letto. Inoltre avevo sbalzi di umore abbastanza frequenti.
Poi sono iniziati gli sbandamenti e i vuoti di memoria, mi sentivo confusa ed affranta, dormivo sempre meno. Credevo di avere una qualche patologia neurologica o psichiatrica.
A gennaio ha iniziato a presentarsi un rash maculo-papulare
Tutti i problemi di cui sopra li avevo solo quanto stavo in casa.
La situazione è peggiorata sempre più, sono arrivata a rimanere sveglia sino alle 6 di mattina, in preda ad un senso di malessere tremendo, il solito "frullio al petto" e il mal di testa.
Un giorno, per caso, mi sono seduta vicino ad un router wi-fi e tutti i problemi di cui sopra (insonnia a parte, ovviamente) si sono presentati in modo esplosivo, non riuscivo a tenere gli occhi aperti per il dolore alla testa (una cefalea pulsante terribile) e il volto era diventato bollente e rosso. Da quel giorno mi si è come accesa una lampadina. Non avevo mai usato il wi-fi, però possedevo uno smartphone e lo ho usato per fare una ricerca dei segnali in casa. Ho trovato oltre 10 segnali per stanza, la metà di questi pieni e uno molto forte proveniente dall'appartamen
Dopo aver condotto una serie di “indagini" facendo delle prove, ho capito ad esempio che il rash si presentava proprio dal lato di arrivo dei segnali ed era sempre presente sotto al mento per via del wi-fi potente (e molto vicino) proveniente dall'appartamen
Negli ultimi tempi, poi, sono comparsi dei fastidiosi acufeni, attualmente la causa primaria delle mie notti insonni.
Per tutti questi mesi ho focalizzato la mia attenzione sul wi-fi, ma ultimamente sono sempre più convinta che sia un epifenomeno.
Secondo me c'è altro che sensibilizza e il wi-fi dà fastidio in quando sono/siamo sensibilizzata/
Sono stata qualche giorno in un paesino estero piuttosto isolato, scarsamente coperto dal segnale della telefonia mobile, nello specifico dall'LTE.
Appena giunta nell'hotel, forse a causa del fatto che ero stata esposta all'LTE sino a poco prima (durante il passaggio nella grande città), sono stata malissimo: lì c'era un wi-fi molto potente, più alcuni altri meno forti.
Col passare delle ore ho iniziato a sentirlo meno. Con il passare dei giorni, praticamente non lo sentivo più. L'ultimo giorno, ADDIRITTURA, ho usato quel wi-fi per collegarmi ad internet!!!!
Conclusione: penso che ci siano altre frequenze che sensibilizzano,
Per far capire meglio: dopo una brutta gastroenterite che danneggia l'epitelio intestinale, mangiare latte fa stare molto male. Ma non è il latte in sé il problema!
Semplicemente non lo si digerisce perché gli enzimi per digerirlo non ci sono più a causa del danno epiteliale.
Alla risoluzione della infezione/
Ebbene, io credo che siano proprio le frequenze della telefonia mobile la parte più grossa del problema.
Per qualcuno già le tecnologie precedenti (ad esempio il 3G) sono state motivo di sensibilizzazio
A prova di questo faccio presente che il wi-fi era diffuso da prima, ma prima non mi causava problemi.
Inoltre stanotte sono rientrata dal viaggio: tutto è tornato come prima, sto malissimo, non ho dormito e oggi ho nuovamente il mal di testa che per giorni non avevo avuto.
Qualcuno potrebbe dire "ehhh, è il tempo cangiante a causare il mal di testa!". No, il tempo era così anche dove sono stata. Per la verità è stato anche peggio, ma ho solo patito il freddo, tutto il resto non c'era!
Farei notare che l'LTE è stata introdotta in molte aree urbane come la mia proprio da marzo/
Faccio anche presente che ho fatto una risonanza magnetica a fine ottobre. Lo dico per rigore di cronaca. Non so se abbia potuto contribuire alla sensibilizzazio
Bene, questo è più o meno tutto. Sicuramente ho dimenticato qualche cosa, la aggiungerò quando mi verrà in mente.
venerdì 8 agosto 2014
Stella, 43 anni, insegnante di Scienze
Salve,
tutto iniziò nel 2005: mentre nuotavo a rana, dopo la lezione di acquagym, il
ginocchio si girò letteralmente con un "crack", per qualche secondo
rimase bloccato, poi per fortuna ripresi a muoverlo.
La
risonanza magnetica evidenziò versamento di liquido e seguii le cure indicate
dagli ortopedici (tens, antidolorifici locali) ma il dolore aumentava, iniziai
a zoppicare e il quadricipite perse tono muscolare.
Dopo
circa un anno e dopo altre 2 risonanze magnetiche, un fisiatra comprese che
c'era stata una "sublussazione della rotula". Per 7 mesi, in un noto centro
di riabilitazione, mi sottoposi a pesi e macchine, piscina, laser, massaggi,
ghiaccio ecc. ma il quadricipite saliva poco, era molto contratto e la rotula
era scesa sotto al ginocchio, per cui non potevo camminare.
Prima
dell'incidente la mia postura non era perfetta, avevo avuto altri piccoli
infortuni al ginocchio, uno strappo muscolare alla spalla, mal di testa,
colite, ma si trattava di dolori accettabili e gestibili.
Nel
2007, su consiglio di un amico medico, mi rivolsi ad un medico fisiatra / posturologo che, per "riposizionare
la rotula" e "riprogrammare la postura", mi ha fatto usare per 4
anni solette galvaniche (con un vano contenente una pila di volta), che
generano un campo elettromagnetico a 90 Hz, come ha spiegato il medico stesso, che
ogni mese ha fatto manovre vertebrali forti al collo e alla schiena.
All'inizio
ho sentito l'impulso a camminare, il dolore al ginocchio era diminuito, ma la
contrattura dietro al ginocchio era forte. Dopo alcuni mesi sono iniziate
"crisi di irrigidimento muscolare": si irrigidivano la gamba, un lato della schiena ed il collo, alternativamente
a destra e a sinistra, avevo forti mal di testa. Il Dottore parlava di
"crisi di riposizionamento", "dolore costruttivo", metteva rialzi
in sughero sotto le solette, poi li toglieva perchè non li sopportavo, minimizzava
il mio dolore.
Le
"crisi" negli anni sono diventate sempre più frequenti, limitando la
mia vita.
Dopo
4 anni il mio corpo era in linea con la gravità, la rotula era in asse, quindi
potevo piegare e stendere la gamba, ma la catena posteriore era rigidissima,
avevo difficoltà ad alzare in alto le braccia, cervicalgia acutissima, scrosci
vertebrali, mandibolari, bruciore muscolare, nausea. Il Dottore ammise di aver
"bloccato il collo", di aver fatto errori (non considerando la malocclusione
mandibolare nè la cicatrice da intervento di adenoma alla parotide) e prescrisse
un derivato della morfina per "resettare tutto".
Non
l'ho preso e ho tolto le solette, i fisioterapisti mi hanno trovata tutta
"accesa", e senza più le normali curve fisiologiche della colonna
vertebrale, hanno provato di tutto (massaggi, tecar ecc.). Dopo pochi mesi un
osteopata, consigliato da un neurologo, mi ha soltanto sfiorato il collo, la
fronte e le orecchie e sono partite oscillazioni involontarie delle gambe e
contrazioni del bacino.
Da
due anni muoio di dolore e vengo visitata da specialisti di tutta Italia
(neurologi, osteopati, ortopedici, fisiatri, chiropratici, psicologi).
Ogni
giorno i muscoli vanno in contrazione involontaria, al mattino appena mi alzo e
metto i piedi a terra, le gambe oscillano, per fermarle sono costretta ad
assumere benzodiazepine (triazolam), consigliate dal neurologo (in dosi basse
ma frequenti, data la mia ipersensibilità ai farmaci).
Continuano
le "crisi muscolari" come quando usavo le solette: un giorno si ed
uno no, regolarmente, ho la "crisi", cioè le oscillazioni aumentano,
le vertebre cervico-dorsali diventano come pietre e danno dolore, ho rigidità
dietro al ginocchio; con miorilassanti e antidolorifici le vertebre scrosciano e
il dolore si calma. Il giorno seguente il dolore è sopportabile, le vertebre
sono meno rigide e cammino meglio.
Se
apro la bocca, alzo un braccio, muovo il collo, metto a fuoco un oggetto, e in
presenza di stimoli tattili, sonori, luminosi, immagini che si muovono
velocemente, le gambe si piegano e oscillano ed ho dolore alle vertebre.
Riesco
a camminare al massimo per una decina di minuti, a fatica causa contratture, poi
le gambe oscillano, mi sento "girata" a sinistra, scoordinata, molto
debole, ogni rumore, anche il più piccolo, equivale a dolore enorme in
corrispondenza delle vertebre dorsali e cervicali. Sto meglio solo in acqua
tiepida.
Tutto
questo ovviamente limita moltissimo la mia vita: non posso andare ad esempio in
un ristorante, a meno che il proprietario non sia così gentile da spegnere i
condizionatori e diminuire la musica. Negli alberghi non sopporto il rumore dei
quadri elettrici e delle ventole dei bagni, quindi chiedo di isolare la camera
e darmi una torcia. Al cellulare il dolore aumenta, posso parlare poco e con
l'auricolare, il wi-fi mi dà fastidio e non lo utilizzo. Ho sostenuto spese
incalcolabili, ho dovuto rinunciare a supplenze annuali nella scuola e ad una
vita sociale e affettiva normale, quindi ad avere figli.
E'
stato accertato che non ho malattie neurologiche nè psicosomatiche. Le diagnosi
di una trentina di medici sono: "ipereccitabilità neuromuscolare",
"iperstimolazione (meccanica ed elettromagnetica) del sistema
nervoso", "disregolazione del sistema gamma" (cioè dei neuroni
deputati alla contrazione muscolare), "riflessi facilitati",
"vertebre cervicali e dorsali bloccate, protrusioni cervicali",
"contratture, ipotonia muscolare diffusa".
Ho provato invano mille
terapie (agopuntura, omeopatia, integratori naturali, ionorisonanza
ciclotronica, esercizi di neurologia funzionale....).
Per 2 anni i dentisti hanno
rinviato le cure, poichè se apro la
bocca le gambe oscillano, così stavo perdendo 13 denti (si erano formate carie
sotto le impiombature curate 2 anni prima, evidentemente male).
Mi sono trasferita per 8
mesi in una città del Nord Italia, dove il
neurologo / anestesiologo ha tentato
l'ipnosi ma il dolore troppo forte mi impediva di concentrarmi, di fronte a qualsiasi stimolo le gambe
oscillavano, così sono stata costretta ad assumere gocce di antiepilettico
(clonazepam), mattina e sera.
Dopo
qualche giorno è stato possibile fare l’ipnosi e dopo un paio di settimane ho
iniziato l’agopuntura. I dentisti hanno curato e ricostruito i denti in
sedazione + ipnosi, rimuovendo anche un amalgama di metallo. Mancano ulteriori
interventi con gengivectomie per le corone ai denti devitalizzati.
Da
poco ho conosciuto un medico che mi ispira fiducia, mi ha spiegato che le
solette usate non erano chiaramente adatte a me, in quanto hanno caricato la
colonna vertebrale invece di sciogliere le tensioni muscolari e che, essendo
ipersensibile, non ho sopportato il campo elettromagnetico, come mi avevano già
detto altri medici e osteopati. Soffro ancora molto ma dopo 5 sedute di
"osteopatia biodinamica", osteopatia dolce, che aiuta il corpo a
sciogliere le contratture e a trovare nuove posizioni, noto lievi miglioramenti
nelle oscillazioni, nei movimenti e nella ripresa di alcuni automatismi che
avevo perso.
So
che la strada è lunga ma ho fiducia, mai perderla! Per ognuno di noi c'è una
strada! Certo i campi elettromagnetici sono terribili, mai cure con magneti o
cose simili, perchè non si conoscono gli effetti a lungo termine e non siamo
tutti uguali.
Grazie
per l'attenzione
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