martedì 19 agosto 2014

Sono Paola, 40 anni ...



MIA RELAZIONE SUL PROBLEMA DELL'ELETTROSENSIBILITA'.

Con il presente post voglio esporre una questione che ritengo sempre più rilevante, soprattutto alla luce di una mia recente esperienza.

Faccio prima una breve cronistoria di come mi sia scoperta elettrosensibile, cosicché possa essere utilizzata dal signor Cinciripini come testimonianza nella sua pagina sugli elettrosensibili.
Successivamente racconterò degli ultimi eventi.

Da marzo/aprile del 2013 circa ho iniziato a sentirmi "strana", qualcosa era cambiato, i mal di testa erano sempre più frequenti e dormivo male la notte.
Ma è stato solo da fine ottobre/inizio novembre che le cose per me sono cambiate drasticamente. I mal di testa si sono fatti incessanti e la notte non dormivo a causa di uno strano "frullio al petto" che sentivo non appena andavo in camera da letto. Inoltre avevo sbalzi di umore abbastanza frequenti.
Poi sono iniziati gli sbandamenti e i vuoti di memoria, mi sentivo confusa ed affranta, dormivo sempre meno. Credevo di avere una qualche patologia neurologica o psichiatrica.
A gennaio ha iniziato a presentarsi un rash maculo-papulare al volto, che cambiava di lato a seconda della stanza e della posizione in cui mi trovavo a trascorrere il tempo. Era sempre presente sotto al mento.
Tutti i problemi di cui sopra li avevo solo quanto stavo in casa.
La situazione è peggiorata sempre più, sono arrivata a rimanere sveglia sino alle 6 di mattina, in preda ad un senso di malessere tremendo, il solito "frullio al petto" e il mal di testa.
Un giorno, per caso, mi sono seduta vicino ad un router wi-fi e tutti i problemi di cui sopra (insonnia a parte, ovviamente) si sono presentati in modo esplosivo, non riuscivo a tenere gli occhi aperti per il dolore alla testa (una cefalea pulsante terribile) e il volto era diventato bollente e rosso. Da quel giorno mi si è come accesa una lampadina. Non avevo mai usato il wi-fi, però possedevo uno smartphone e lo ho usato per fare una ricerca dei segnali in casa. Ho trovato oltre 10 segnali per stanza, la metà di questi pieni e uno molto forte proveniente dall'appartamento di sotto.
Dopo aver condotto una serie di “indagini" facendo delle prove, ho capito ad esempio che il rash si presentava proprio dal lato di arrivo dei segnali ed era sempre presente sotto al mento per via del wi-fi potente (e molto vicino) proveniente dall'appartamento sotto al mio.
Negli ultimi tempi, poi, sono comparsi dei fastidiosi acufeni, attualmente la causa primaria delle mie notti insonni.

Per tutti questi mesi ho focalizzato la mia attenzione sul wi-fi, ma ultimamente sono sempre più convinta che sia un epifenomeno.
Secondo me c'è altro che sensibilizza e il wi-fi dà fastidio in quando sono/siamo sensibilizzata/i.
Sono stata qualche giorno in un paesino estero piuttosto isolato, scarsamente coperto dal segnale della telefonia mobile, nello specifico dall'LTE.
Appena giunta nell'hotel, forse a causa del fatto che ero stata esposta all'LTE sino a poco prima (durante il passaggio nella grande città), sono stata malissimo: lì c'era un wi-fi molto potente, più alcuni altri meno forti.
Col passare delle ore ho iniziato a sentirlo meno. Con il passare dei giorni, praticamente non lo sentivo più. L'ultimo giorno, ADDIRITTURA, ho usato quel wi-fi per collegarmi ad internet!!!!
Conclusione: penso che ci siano altre frequenze che sensibilizzano, ma noi, sentendo il wi-fi, imputiamo a lui tutte le colpe.
Per far capire meglio: dopo una brutta gastroenterite che danneggia l'epitelio intestinale, mangiare latte fa stare molto male. Ma non è il latte in sé il problema!
Semplicemente non lo si digerisce perché gli enzimi per digerirlo non ci sono più a causa del danno epiteliale.
Alla risoluzione della infezione/infiammazione, il latte smette di dare problemi.
Ebbene, io credo che siano proprio le frequenze della telefonia mobile la parte più grossa del problema.
Per qualcuno già le tecnologie precedenti (ad esempio il 3G) sono state motivo di sensibilizzazione. Per me è stato il 4G.
A prova di questo faccio presente che il wi-fi era diffuso da prima, ma prima non mi causava problemi.
Inoltre stanotte sono rientrata dal viaggio: tutto è tornato come prima, sto malissimo, non ho dormito e oggi ho nuovamente il mal di testa che per giorni non avevo avuto.
Qualcuno potrebbe dire "ehhh, è il tempo cangiante a causare il mal di testa!". No, il tempo era così anche dove sono stata. Per la verità è stato anche peggio, ma ho solo patito il freddo, tutto il resto non c'era!
Farei notare che l'LTE è stata introdotta in molte aree urbane come la mia proprio da marzo/aprile 2013 e poi è stata progressivamente espansa, cosa che potrebbe giustificare l'aggravamento dei sintomi.
Faccio anche presente che ho fatto una risonanza magnetica a fine ottobre. Lo dico per rigore di cronaca. Non so se abbia potuto contribuire alla sensibilizzazione o meno.
Bene, questo è più o meno tutto. Sicuramente ho dimenticato qualche cosa, la aggiungerò quando mi verrà in mente.

venerdì 8 agosto 2014

Stella, 43 anni, insegnante di Scienze



Salve, tutto iniziò nel 2005: mentre nuotavo a rana, dopo la lezione di acquagym, il ginocchio si girò letteralmente con un "crack", per qualche secondo rimase bloccato, poi per fortuna ripresi a muoverlo.

La risonanza magnetica evidenziò versamento di liquido e seguii le cure indicate dagli ortopedici (tens, antidolorifici locali) ma il dolore aumentava, iniziai a zoppicare e il quadricipite perse tono muscolare.

Dopo circa un anno e dopo altre 2 risonanze magnetiche, un fisiatra comprese che c'era stata una "sublussazione della rotula". Per 7 mesi, in un noto centro di riabilitazione, mi sottoposi a pesi e macchine, piscina, laser, massaggi, ghiaccio ecc. ma il quadricipite saliva poco, era molto contratto e la rotula era scesa sotto al ginocchio, per cui non potevo camminare.

Prima dell'incidente la mia postura non era perfetta, avevo avuto altri piccoli infortuni al ginocchio, uno strappo muscolare alla spalla, mal di testa, colite, ma si trattava di dolori accettabili e gestibili.

Nel 2007, su consiglio di un amico medico, mi rivolsi ad un  medico fisiatra / posturologo che, per "riposizionare la rotula" e "riprogrammare la postura", mi ha fatto usare per 4 anni solette galvaniche (con un vano contenente una pila di volta), che generano un campo elettromagnetico a 90 Hz, come ha spiegato il medico stesso, che ogni mese ha fatto manovre vertebrali forti al collo e alla schiena.

All'inizio ho sentito l'impulso a camminare, il dolore al ginocchio era diminuito, ma la contrattura dietro al ginocchio era forte. Dopo alcuni mesi sono iniziate "crisi di irrigidimento muscolare": si irrigidivano la gamba, un lato della schiena ed il collo, alternativamente a destra e a sinistra, avevo forti mal di testa. Il Dottore parlava di "crisi di riposizionamento", "dolore costruttivo", metteva rialzi in sughero sotto le solette, poi li toglieva perchè non li sopportavo, minimizzava il mio dolore.

Le "crisi" negli anni sono diventate sempre più frequenti, limitando la mia vita.

Dopo 4 anni il mio corpo era in linea con la gravità, la rotula era in asse, quindi potevo piegare e stendere la gamba, ma la catena posteriore era rigidissima, avevo difficoltà ad alzare in alto le braccia, cervicalgia acutissima, scrosci vertebrali, mandibolari, bruciore muscolare, nausea. Il Dottore ammise di aver "bloccato il collo", di aver fatto errori (non considerando la malocclusione mandibolare nè la cicatrice da intervento di adenoma alla parotide) e prescrisse un derivato della morfina per "resettare tutto".

 

Non l'ho preso e ho tolto le solette, i fisioterapisti mi hanno trovata tutta "accesa", e senza più le normali curve fisiologiche della colonna vertebrale, hanno provato di tutto (massaggi, tecar ecc.). Dopo pochi mesi un osteopata, consigliato da un neurologo, mi ha soltanto sfiorato il collo, la fronte e le orecchie e sono partite oscillazioni involontarie delle gambe e contrazioni del bacino.

Da due anni muoio di dolore e vengo visitata da specialisti di tutta Italia (neurologi, osteopati, ortopedici, fisiatri, chiropratici, psicologi).

Ogni giorno i muscoli vanno in contrazione involontaria, al mattino appena mi alzo e metto i piedi a terra, le gambe oscillano, per fermarle sono costretta ad assumere benzodiazepine (triazolam), consigliate dal neurologo (in dosi basse ma frequenti, data la mia ipersensibilità ai farmaci).

Continuano le "crisi muscolari" come quando usavo le solette: un giorno si ed uno no, regolarmente, ho la "crisi", cioè le oscillazioni aumentano, le vertebre cervico-dorsali diventano come pietre e danno dolore, ho rigidità dietro al ginocchio; con miorilassanti e antidolorifici le vertebre scrosciano e il dolore si calma. Il giorno seguente il dolore è sopportabile, le vertebre sono meno rigide e cammino meglio.

Se apro la bocca, alzo un braccio, muovo il collo, metto a fuoco un oggetto, e in presenza di stimoli tattili, sonori, luminosi, immagini che si muovono velocemente, le gambe si piegano e oscillano ed ho dolore alle vertebre.  

Riesco a camminare al massimo per una decina di minuti, a fatica causa contratture, poi le gambe oscillano, mi sento "girata" a sinistra, scoordinata, molto debole, ogni rumore, anche il più piccolo, equivale a dolore enorme in corrispondenza delle vertebre dorsali e cervicali. Sto meglio solo in acqua tiepida.

Tutto questo ovviamente limita moltissimo la mia vita: non posso andare ad esempio in un ristorante, a meno che il proprietario non sia così gentile da spegnere i condizionatori e diminuire la musica. Negli alberghi non sopporto il rumore dei quadri elettrici e delle ventole dei bagni, quindi chiedo di isolare la camera e darmi una torcia. Al cellulare il dolore aumenta, posso parlare poco e con l'auricolare, il wi-fi mi dà fastidio e non lo utilizzo. Ho sostenuto spese incalcolabili, ho dovuto rinunciare a supplenze annuali nella scuola e ad una vita sociale e affettiva normale, quindi ad avere figli.

E' stato accertato che non ho malattie neurologiche nè psicosomatiche. Le diagnosi di una trentina di medici sono: "ipereccitabilità neuromuscolare", "iperstimolazione (meccanica ed elettromagnetica) del sistema nervoso", "disregolazione del sistema gamma" (cioè dei neuroni deputati alla contrazione muscolare), "riflessi facilitati", "vertebre cervicali e dorsali bloccate, protrusioni cervicali", "contratture, ipotonia muscolare diffusa".

Ho provato invano mille terapie (agopuntura, omeopatia, integratori naturali, ionorisonanza ciclotronica, esercizi di neurologia funzionale....).

Per 2 anni i dentisti hanno rinviato le cure, poichè se  apro la bocca le gambe oscillano, così stavo perdendo 13 denti (si erano formate carie sotto le impiombature curate 2 anni prima, evidentemente male).

Mi sono trasferita per 8 mesi in una città del Nord Italia, dove il neurologo / anestesiologo ha tentato l'ipnosi ma il dolore troppo forte mi impediva di concentrarmi,  di fronte a qualsiasi stimolo le gambe oscillavano, così sono stata costretta ad assumere gocce di antiepilettico (clonazepam), mattina e sera.

Dopo qualche giorno è stato possibile fare l’ipnosi e dopo un paio di settimane ho iniziato l’agopuntura. I dentisti hanno curato e ricostruito i denti in sedazione + ipnosi, rimuovendo anche un amalgama di metallo. Mancano ulteriori interventi con gengivectomie per le corone ai denti devitalizzati.

Da poco ho conosciuto un medico che mi ispira fiducia, mi ha spiegato che le solette usate non erano chiaramente adatte a me, in quanto hanno caricato la colonna vertebrale invece di sciogliere le tensioni muscolari e che, essendo ipersensibile, non ho sopportato il campo elettromagnetico, come mi avevano già detto altri medici e osteopati. Soffro ancora molto ma dopo 5 sedute di "osteopatia biodinamica", osteopatia dolce, che aiuta il corpo a sciogliere le contratture e a trovare nuove posizioni, noto lievi miglioramenti nelle oscillazioni, nei movimenti e nella ripresa di alcuni automatismi che avevo perso.

So che la strada è lunga ma ho fiducia, mai perderla! Per ognuno di noi c'è una strada! Certo i campi elettromagnetici sono terribili, mai cure con magneti o cose simili, perchè non si conoscono gli effetti a lungo termine e non siamo tutti uguali.

Grazie per l'attenzione